Al ristorante, la soddisfazione fa rima con gli antipasti

Al ristorante, la soddisfazione fa rima con gli antipasti

Quante volte ha cercato il ristorante che ti offrisse il migliore rapporto tra qualità e quantità nelle portate di antipasti?

Ti sei accomodato insieme ai tuoi amici arrivati dal Nord per le vacanze, fiducioso di poter dimostrare loro che l’antipasto in Puglia è un’altra cosa. Ma così non è stato…

Hai provato anche tu la fuga fuori dalla città, in provincia, per poi ritrovarti in fila ad attendere di poterti accomodare al tavolo non prima delle 23.

E allora avrai cercato la soluzione salva-serata, il male minore, la trattoria in cui l’antipasto si limita due olive a testa, un pezzetto di formaggio e una fettina di prosciutto. I “frittini” scongelati poco prima appaiono quasi come una conquista..

A pensarci bene, non è un problema che nasce adesso.

Anche vent’anni fa, l’abbondanza e la ricercatezza nelle portate che solitamente anticipano i primi piatti non era usanza gettonata dalle nostre parti. Molti brindisini dovevano spostarsi fuori città, in particolar modo a Carovigno, per provare questo tipo di esperienza incentrata principalmente sulla varietà di piatti tipici. Lo avrai fatto anche tu…

Ricorderai benissimo il modo in cui era stato inteso l’antipasto (che poi è lo stesso di oggi): le trattorie in loco proponevano il classico carrello self service composto principalmente da pietanze fredde: polipo lesso, melanzane arrostite, carote rosse e peperoni alla pizzaiola. Niente di più.

Perché non creare una realtà più vicina che possa venire incontro alle esigenze dei clienti?

 Questo l’interrogativo ha dato il via alla Locanda ti li Spilusi. Anche tu hai trovato una nuova consapevolezza. E il sorriso, dopo una bella mangiata.

La scelta di piatti antichi rivisitati in chiave moderna che fondono nel giusto elisir i profumi delicati del mare a quelli più decisi della terra. Senza avere paura di saziare il cliente:

Questa è la formula!

Quali sono i punti forti? Li hai provati sicuramente:

  1. Le polpette sono sempre le stesse, inconfondibili, create ogni volta ispirandosi alla ricetta di Nonna Ida (1956);
  2. la “taiedda” di riso, cozze e patane (per dirlo alla brindisina) è la versione locale di un piatto senza tempo che unisce cozze, patate gialle d’Avezzano e un ingrediente segreto;
  3. tra le new entry, le sweet red potatoes, patate rosse americano accompagnate da una salsa speciale al miele affumicato e pepe nero.
  4. Tra gli “extra” che la clientela ricerca sempre, da citare la mitica fonduta spilusa, una terrina di coccio servita bollente con all’interno 4 tipi di formaggi. Basti pensare che nel 2020, nonostante le chiusure per la pandemia, ne sono state ordinate ben 6239!
  5. E per gli amanti della terra ellenica c’è la versione Feta saganaky con feta greca e una delicata salsa ai peperoni cotti nel forno a legna.

Da 21 anni a questa parte, le portate sono sempre numerose, abbondanti, presentate nel modo giusto e descritte con minuziosi dettagli dai componenti dello staff.

Solo in questo modo l’antipasto è diventato, anche per viene da fuori regione, una vera attrattiva della Locanda!

Con l’antipasto spiluso è cambiata la concezione stessa dell’antipasto che diventa una portata principale, non di pura introduzione al pranzo/cena. Per molti, è il vero protagonista sulla tavola.

L’idea delle polpette al sugo, il riso patate e cozze e i gamberetti in salsa coktail spopola da sempre – racconta Danilo Cicinelli, cliente abituale che fa tappa fissa alla Locanda da Roma da circa 20 anni – all’epoca, riscuotevano successo anche la trippa, la crema di zucca con la ricotta forte e i pezzetti di cavallo, ma con il tempo tutto è stato aggiornato e rivisitato per andare incontro alle esigenze più disparate”.

La fantasia non manca mai – aggiunge Francesca Rubino, cliente storica che festeggia abitualmente le ricorrenze familiari – ogni volta, gustare l’antipasto è una bella scoperta che lascia il sorriso stampato in faccia”.

Frequentavo la Locanda da ragazzino con i miei genitori – racconta Walter Romano di Latiano – ultimamente, ho organizzato il battesimo di mio figlio. Quelli spilusi sono antipasti intergenerazionali”.

La storia degli antipasti spilusi ha i caratteri della classica fiaba a lieto fine, di quelle storie che i bambini ascoltano in silenzio con gli occhi sognanti mentre vengono narrate dai nonni, ricche di particolari minuziosi e di colpi a sorpresa.

Allo stesso modo, oggi come 21 anni fa, sai bene che ordinare gli antipasti pensati da Fabrizio De Giorgi e dal suo staff vuol dire avventurarsi in una dimensione dai contorni di favola, dai profumi e dai gusti autentici che riportano indietro nel tempo.

Alcuni piaceri non passano mai.

Possono essere rivisitati, aggiornati rispetto alle esigenze che corrono spedite sulla tangenziale del tempo, ma restano intatti nella propria essenza.

Gli antipasti spilusi hanno il sapore di casa, di accoglienza, di festa, di spirito conviviale. Ma c’è di più. Perché come in ogni favola che si rispetti, l’ordine originale delle cose è destinato a cambiare nel tempo prima di giungere al lieto fine.

Per celebrare quello un vero e proprio rito culinario e conviviale, lo staff  della Locanda sta pensando ad una novità che lascerà sbalorditi anche i più scettici.

Per ora vi basterà sapere che il finale di questa storia è ancora da scrivere. Lo faremo prossimamente, insieme, proprio come si gusta un super antipasto spiluso”.