Cacio e pepe: requisito “gastronomico” di cittadinanza

Cacio e pepe: requisito “gastronomico” di cittadinanza

Una nuova proposta della Locanda ti li Spilusi per tutti i residenti di Brindisi e provincia

Quasi come una favola antica che i nonni raccontano ai propri nipoti, la leggenda della Cacio e Pepe della Locanda ti li Spilusi di Brindisi trova ormai dimora stabile nell’immaginario della comunità. Un piatto che, pur non appartenendo prettamente alla tradizione culinaria della nostra Regione, è diventato un must della terra brindisina in cui l’arte del mangiare bene, l’originalità e la maestria nel servizio fanno del noto ristorante uno dei migliori interpreti di questa ricetta. E, di conseguenza, la sua clientela come fortunata destinataria di una prelibatezza a cui non si può rinunciare. Lo dicono i numeri: nonostante il 2020 sia stato un anno molto particolare, la locanda ha preparato ben 8166 piatti di cacio e pepe raccogliendo consensi in tutta la Regione. Neanche nelle migliori osterie romane!

L’attualità che si gioca su notizie “virali” che trovano diffusione incontrollabile grazie ai mezzi di comunicazione di cui dispongono le singole persone, si è arricchita di questa chicca culinaria. La bontà di quello che è diventato uno dei piatti più celebri della Locanda ti li Spilusi è ormai risaputa da San Severo a Santa Maria di Leuca grazie alle Instagram stories, al passaparola, alla curiosità della gente che, pur di provarlo, è disposta a macinare chilometri. E’ già accaduto che comitive di persone abbiano attraversato l’intera regione solo per raggiungere il ristorante brindisino e poter dire: “Sì, è proprio vero, la cacio e pepe degli Spilusi ha qualcosa di speciale”.

La bellezza di questa storia trova radici in una gita romana di Fabrizio De Giorgi e del suo staff. Durante una cena nella Capitale, fu consigliato loro di assaggiare la famosa cacio e pepe di un antica trattoria di Trastevere. Lì, scoprirono l’incantevole servizio nella gigante forma di pecorino romano e il famoso chef Danilo si rese disponibile a svelare il segreto di quella prelibatezza.

Perché, si sa, la cacio e pepe non è un piatto di facile riproduzione, anzi. Il metodo “spiluso” è semplicissimo, ma richiede molta accortezza nella proporzione degli ingredienti in base alle porzioni ordinate per servire un prodotto sempre dalla stessa riuscita. La selezione dei prodotti è fondamentale: la cucina del ristorante brindisino utilizza i tonnarelli del pastificio RISTORIN SRL di Alberobello, pecorino romano dei Fratelli Pinna, pepe colorato (nero, verde e rosso), acqua di cottura della pasta e per finire… tanta passione! La stessa è tangibile, il cliente non può non accorgersene. Ogni ricca porzione fumante viene servita con la dedizione e la concentrazione che si rivolge ad un accadimento straordinario. L’impiattamento è un rito a cui si assiste in religioso silenzio con le narici ben aperte mentre le papille gustative entrano in estasi nell’attesa del primo assaggio, con il cellulare pronto a scattare la foto di rito.

Questa storia di per sé bellissima è impreziosita da un’iniziativa pensata dalla Locanda: la cacio e pepe di cittadinanza.

Il successo di questo piatto e la richiesta crescente di prenotazioni hanno stimolato la fantasia di Fabrizio e del suo staff. L’idea è quella di consentire a ogni abitante di Brindisi e della provincia di provare almeno una volta nella vita questa specialità.. gratis! Un modo per incentivare il senso di comunità e di riconoscimento attorno ad una autentica opera di arte culinaria.

Sì, nella provincia di Brindisi risiedono più di 390 mila persone. Ciò vuol dire che gli Spilusi potrebbero stabile un guinness dei primati per numero di piatti realizzati!

Ogni brindisino ha il diritto a provare la cacio e pepe e lo potrà fare semplicemente scaricando un coupon dal sito internet della locanda senza costi aggiuntivi e senza controindicazioni.

Un coupon a persona (utilizzabile una sola volta), un piatto di cacio e pepe. Un’equazione semplice, geniale a cui non si può dire di no!

Il tuo palato è già in visibilio, non farlo attendere troppo!